Furto d’identità in Rete? Ora si può prevenire con una app

280_0_4702074_670306Cybersecurity: il furto d’identità digitale si combatte con “MP-Shield”, una app realizzata nell’ambito del progetto Sypcit, cofinanziato dalla Commissione europea, DG Affari Interni, nell’ambito del Programma Europeo per laPrevenzione e Lotta contro la criminalità,  di cui Adiconsum è coordinatore per l’Italia in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica, le imprese ExpertSystem e Kaspersky Lab Italia, l’Associazione Consumatori rumena InfoCons e il prezioso supporto della Guardia di Finanza – Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche.

L’applicazione è stata progettata per essere di ausilio ai consumatori ed è disponibile gratuitamente su smartphone con sistema Android. Essa permette di navigare in internet avendo più consapevolezzadei possibili rischi. Inoltre, rende la navigazione più sicura, perché dotata di strumenti automatizzati di sorveglianza dello scambio di dati.

Il progetto Sypcit intende promuovere nuovi modelli e strumenti di lotta e di prevenzione al furto di identità in rete. Cuore del progetto sono due nuovi strumenti: oltre all’app  “MP-Shield” è previsto l’utilizzo di una piattaforma,sypcit messa a disposizione delle Forze dell’Ordine. Alla base del suo funzionamento vi è un sistema di analisi semantica delle fonti web, in grado di categorizzarle e classificarle secondo una serie di criteri atti a identificarne in modo automatizzato il contenuto e la potenziale pericolosità. Questo permetterà agli investigatori di usufruire di materiale già strutturato e pre-analizzato su cui lavorare in modo mirato e più efficace.

Il consumatore riceverà un avviso nel caso si apra una mail di phishing o si immettano in rete dati personali su siti riconosciuti come non sicuri o classificati come potenzialmente tali dalla piattaforma Sypcit.

 

Museo Egizio, indagini scientifiche non invasive per studiare le tecniche pittoriche utilizzate nell’antico Egitto

a cura della Redazione

PHOTO 3Dal Museo Egizio di Torino i primi risultati ottenuti da indagini – svolte con innovative tecniche scientifiche – su manufatti metallici, alabastri, terrecotte e cofanetti in legno dipinti presenti nel corredo funebre della collezione della tomba di Kha, forniscono nuove indicazioni sulle pratiche pittoriche utilizzate nell’antico Egitto, sulla presenza di diverse tipologie di manifattura artistica degli oggetti e sul loro stato di conservazione.

Parte delle analisi – svolte nell’ambito di un progetto multidisciplinare coordinato da ricercatori dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” in collaborazione con studiosi e ricercatori del CNR, del Museo Egizio, del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi, della Soprintendenza Archeologia del Piemonte e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca- è stata effettuata utilizzando l’analisi non invasiva della fluorescenza a raggi X per scansioni macro (MA-XRF) in collaborazione CNR-IBAM e INFN-LNS. É stato possibile ottenere preziose informazioni sulla composizione degli elementi costituenti le superfici dei manufatti del corredo funebre della tomba di Kha, in particolare degli alabastri, vasi metallici e terrecotte e sulla distribuzione dei pigmenti che compongono la superficie pittorica dei cofanetti. Questi risultati forniscono preziose informazioni agli studiosi (archeologi, conservatori, curatori museali, etc.) per quanto riguarda la composizione dei materiali, le pratiche pittoriche e lo stato di conservazione dei reperti.

Lo studio condotto presso il Museo Egizio di Torino è parte di un più ampio progetto che ha l’obiettivo di caratterizzare i manufatti appartenenti alla tomba di Kha, capo dei lavori presso il villaggio degli operai di Deir el-Medina, impegnati nella realizzazione delle tombe dei faraoni durante la XVIII dinastia (1428-1351 a.C.). “L’IBAM continua in questo modo l’avventura scientifica con il Museo Egizio iniziata dal giorno di apertura del Museo” – sostiene Daniele Malfitana, direttore dell’IBAM. “Quest’anno – sottolineano Christian Greco, direttore, ed Enrico Ferraris, ricercatore del Museo Egizio – celebriamo i 110 anni dalla scoperta della tomba intatta di Kha avviando per la prima volta un progetto di studio interdisciplinare sull’intero corredo funerario. Le tecnologie d’avanguardia impiegate in questa prima fase di studio sono davvero promettenti e rivelano informazioni sui materiali dei reperti che non sono rilevabili ad occhio nudo, insomma si tratta di una sorta di ‘archeologia dell’invisibile’. Questa importante collaborazione tra issituzioni tra istituzioni scientifiche è uno straordinario esempio di network di ricerca; grazie ad essa potremo comprendere meglio come sono fatti gli oggetti del corredo di Kha e la storia della loro realizzazione. In questo modo non solo potremo meglio prenderci cura di questo importantissimo corredo ma, come centro di ricerca, il Museo Egizio continuerà a condividere nuova conoscenza a beneficio della comunità scientifica e dei nostri visitatori”. “Il progetto – afferma Matilde Borla della Soprintendenza Archeologia del Piemonte – è molto importante anche ai fini della conservazione attiva e passiva dei manufatti della tomba di Kha e Merit. Le specifiche ottenute relativamente alla composizione degli elementi che costituiscono le superfici dei manufatti sono fondamentali per appurare lo stato di conservazione dei reperti e per programmare eventuali interventi di restauro”.

La cosa bella di queste ricerche è l’interdisciplinarità – sostiene Luisa Cifarelli, presidente del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi – che il Centro Fermi persegue con convinzione e che caratterizza la sua missione di ente di ricerca”. “Per raggiungere questi risultati- dichiara Carla Andreani, professore in Fisica Applicata all’Università di Roma Tor Vergata e direttore del Centro NAST – un fattore essenziale è la capacità di collaborazione sinergica  che gli esperti umanisti-archologici e ricercatori delle discipline chimico fisiche sono stati in grado di esprimere nella fase di progettazione e di realizzazione di questo progetto”.

photo 2Nei prossimi mesi – dichiara Giulia Festa, ricercatore all’Università di Roma “Tor Vergata” e ricercatore associato al Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi –  sono in programma altre indagini su tipologie di materiali presenti nel corredo funebre questa volta utilizzando fasci di neutroni presso il Rutherford Appleton Laboratory nell’Oxfordshire (UK)”.

 “Il passo successivo – afferma il prof. Giuseppe Gorini, professore di Fisica della Materia all’università di Milano-Bicocca, e coordinatore del progetto progetto PANAREA II del CNR – sarà quello di completare l’analisi elementale dei reperti della Tomba di Kha, utilizzando le diffrazione e l’imaging di neutroni (sulle linee di fascio ENGIN-X e IMAT presso la sorgente ISIS). L’Italia è all’avanguardia in queste analisi che sono ora applicate ai Beni Culturali dopo un’esperienza più che ventennale nella ricerca di base, resa possibile dagli accordi di ricerca stipulati dal CNR con il STFC inglese per l’utilizzo della sorgente di neutroni ISIS, a partire dal 1985, per l’utilizzo delle sorgenti di neutroni”.

“Light probes to unveil painting practices used in ancient Egypt” – Centro interdipartimentale Nanoscienze & Nanotecnologie & Strumentazione (NAST)

 

Materiali nello Spazio, ricercatori italiani e internazionali a confronto

Il workshop internazionale “Materials in the space environment”, presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, ha visto la partecipazione di ricercatori della NASA, dell’ESA, di centri di ricerca italiani, delle Università e di industrie aerospaziali operanti sul territorio nazionale.

Un confronto sul tema dei materiali avanzati per l’aerospazio, organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Roma “Tor Vergata”, in collaborazione con ASI e il KetLab, e che costituisce la prima tappa della “Primavera dell’Innovazione”, lanciata dal Consorzio Hypatia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Agenzia Spaziale Italiana e Lazio Innova SpA.

Due giornate, il 17 e il 24 maggio, dedicate alla ricerca e trasferimento tecnologico nel settore aerospaziale, soprattutto nel campo degli advanced materials and manufacturing.

 

Da sinistra: Fabrizio Quadrini, Università di Roma “Tor Vergata”, Jules Kenol, ISS Payloads Office, NASA Johnson Space Center, HoustonTexas, Loredana Santo, Università di Roma “Tor Vergata”, Kim De Groh e Henry De Groh, NASA Glenn Research Center, Cleveland Ohio.
Da sinistra: Fabrizio Quadrini, Università di Roma “Tor Vergata”, Jules Kenol, ISS Payloads Office, NASA Johnson Space Center, HoustonTexas, Loredana Santo, Università di Roma “Tor Vergata”, Kim De Groh e Henry De Groh, NASA Glenn Research Center, Cleveland Ohio.

«Lo Spazio non è solo un ambiente duro per gli esseri umani e la vita ma anche per i materiali, da qui gli studi e le proposte per l’innovazione nei materiali da utilizzare in ambiente spaziale», spiega Fabrizio Quadrini, docente di Tecnologie Speciali a “Tor Vergata”, che nell’ambito del workshop sulla scienza dei materiali terrà l’intervento dal titolo “On-orbit experiments of Tor Vergata and new perspectives”.

Il workshop ha trovato una collocazione ottimale all’interno delle giornate della Primavera dell’Innovazione, soprattutto alla luce della stretta collaborazione che si sta intessendo tra i rispettivi gruppi di ricerca.

«Obiettivo dell’evento –  ha sottolineato Loredana Santo, chair del workshop e docente di Tecnologia e Sistemi di Lavorazione a Roma “Tor Vergata” – è stato quello di portare tante esperienze diverse a confronto per creare un network tematico che in futuro possa incidere sulle ricerche del settore. La sola passione e dedizione non sono sufficienti per il raggiungimento di risultati importanti, serve lavorare in squadra condividendo obiettivi e unendo le competenze. In Italia  – ha ricordato la Santo – ci sono realtà di ricerca di eccellenza che vengono dal mondo della fisica, chimica, matematica e ingegneria e tutte insieme possono fare la differenza nel settore dei materiali per applicazioni spaziali, senza tralasciare l’importanza del collegamento con le agenzie spaziali, egregiamente rappresentate nell’ambito di questo workshop».

Fabrizio Quadrini nel suo intervento “On-orbit experiments of Tor Vergata and new perspectives” ha illustrato le attività di sperimentazione e ricerca che il gruppo di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione sta sviluppando a “Tor Vergata” sulla tematica dei materiali per applicazioni spaziali, in particolare sulla memoria di forma.

Sono stati presentati i risultati dei due esperimenti condotti in ambiente spaziale: il primo (I-FOAM) nell’ambito della missione Shuttle STS-134 (Maggio 2011), e il secondo (Ribes_FOAM2) durante la missione BION M1, in assenza di astronauti e su modulo Soyouz-2 (Aprile 2013). Entrambi gli esperimenti hanno permesso di studiare il recupero della forma in ambiente spaziale di strutture polimeriche e composite inizialmente memorizzate sulla terra.

Il programma del workshop

 

Puntiamo in alto, teniamoceli stretti, guardiamo avanti: il 5×1000 alla ricerca di Tor Vergata

L’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” rappresenta una delle più giovani e dinamiche realtà accademiche italiane.

Interdisciplinarietà, intersettorialità e internazionalizzazione sono le strade maestre di un Ateneo impegnato nelle tre dimensioni centrali della ricerca, della didattica e della terza missione.

Il nostro obiettivo è promuovere cultura, scienza e conoscenza, curare talenti, creare competenze, sostenere impresa e lavoro.

Ci impegniamo ogni giorno per realizzare una Università “positiva” e per contribuire allo sviluppo sostenibile della società in cui viviamo, studiamo e operiamo.

Destinare il 5×1000 all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” significa essere co-protagonisti di una grande sfida, parte attiva nella costruzione di un futuro ricco di traguardi e opportunità. Il futuro di tutti noi.

Basta una firma.

Il Rettore

Prof. Giuseppe Novelli

guardiamo_avanti

24/03 BCG: The Future Makers. 30 years, 100 students, 10 ideas

GIOVEDÌ 24 MARZO ore 15:00

Aula TL, Macroarea di Economia – via Columbia,2 – Universita di Roma “Tor Vergata”

BCG: THE FUTURE MAKERS. 30 YEARS, 100 STUDENTS, 10 IDEAS.

BCG-logo-e1457437550737

 

Per celebrare i 30 anni di presenza in Italia, The Boston Consulting Group mette a disposizione per 100 talentuosi studenti italiani il suo osservatorio, le sue competenze e il suo network!

I cento studenti selezionati parteciperanno a due giorni intensi di formazione e confronto con manager dell’industria privata e della pubblica amministrazione, ma anche con alcune delle voci più prestigiose dell’azienda. All’interno degli uffici di Milano, gli studenti lavoreranno in sessioni parallele, arriveranno a determinazioni finali e a proposte che, nella seconda giornata di lavori, avranno modo di sottoporre e discutere assieme a rappresentanti istituzionali ed economici.

Per presentare questo ambizioso progetto BCG sarà all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata il 24 marzo alle 15, presso la Macroarea di Economia, Aula TL (Edificio A – Didattica, piano terra). Per partecipare all’incontro invia una mail a placement@uniroma2.it indicando nell’oggetto il riferimento: “BCG”.
Info: placement@uniroma2.it

23/03 STAGIONE DEI CONCERTI 2015/2016 Cantando il Mediterraneo tra il sacro e il profano

MERCOLEDÌ 23 MARZO ore 18:00

Auditorium Ennio Morricone, Macroarea di Lettere e Filosofia – via Columbia, 1
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”


Cantando il Mediterraneo tra il sacro e il profano

533940_ae8eeb0351344cf7b8d0da235451b170

Nell’ambito della stagione concertistica dell’Università di Roma “Tor Vergata”, realizzata dall’Associazione Roma Sinfonietta e dall’Associazione Musica d’Oggi in collaborazione con l’Ateneo romano, mercoledì 23 marzo alle ore 18.00 l’Auditorium “Ennio Morricone” propone lo spettacolo-concerto “Cantando il Mediterraneo tra il sacro e profano”. Da anni presenti sulla scena italiana e internazionale nell’ambito della musica world, jazz e della canzone popolare, il polistrumentista Stefano Saletti (oud, bouzoukim chitarra e percussioni), la cantante Barbara Eramo, il sassofonista Gabriele Coen e il percussionista Arnaldo Vacca presentano un percorso di musica e parole che parte dal sud dell’Italia e arriva a toccare le sponde degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Programma
Paian (greco antico)
Cuando el rey nimrod (trad. sefardita)
Benda benda (canto di pellegrinaggio in sabir)
Maria (alla carpinese) (trad. corso)
Anpalagan (sabir)Fuori di me (sabir/arabo)Hija mia mi querida (trad. sefardita)Dandini dandini (trad. turco)
Addije, addije amore (trad. abruzzese)Procurade e moderare (trad. sardo)
Ninna nanna di la guerra (trad. siciliano)
Veni sonno (trad. calabrese)
Marea cu sarea (sabir)
Presentazione della Prof.ssa Serena Facci

Info e biglietti: www.uniroma2.it
www.romasinfonietta.com

21/03 INSIEME, PER UNA NUOVA PRIMAVERA DELL’UNIVERSITÀ

LUNEDÌ 21 MARZO ore 09:30

Centro congressi Villa Mondragone – Via Frascati 51, Monteporzio Catone

È SEMPRE TEMPO DI SAPERE

Insieme, per una nuova primavera dell’Università

image-1521giusto

“È sempre tempo di sapere. Insieme, per una nuova primavera dell’Università”: sarà questo il leitmotiv della giornata, organizzata dall’Ateneo di “Tor Vergata” al fine di offrire il proprio contributo al dibattito promosso dalla CRUI. L’intento è mettere in luce una “positive university”, a partire da quella dei risultati, dell’impegno, dell’interdisciplinarietà. “Tor Vergata” non a caso sceglie la prestigiosa villa tuscolana, luogo unico in cui la storia dialoga con l’archeologia, con l’arte, con la fisica, con la scienza e con la musica, con la medicina e con la letteratura, con la botanica, con l’architettura, e che testimonia come – attraverso i secoli – il sapere si forma, si tramanda, si rinnova grazie alla condivisione delle idee e al dialogo tra le discipline.

Un appuntamento, dunque, per ribadire da parte di “Tor Vergata” l’attenzione rivolta ai giovani, ai quali viene dedicato un “viaggio nel sapere” tra passato e futuro, grazie ad un tour didattico-scientifico guidato attraverso i “tesori” della conoscenza custoditi a Villa Mondragone, fino alle più recenti scoperte scientifiche di équipe di ricerca di “Tor Vergata” (dal Pendolo di Foucault al “DNA antico”, dalla realtà aumentata alle Onde gravitazionali).

Coprotagonisti dell’iniziativa, coloro che incarnano il futuro della ricerca: è ai dottorandi che l’Ateneo di “Tor Vergata” rivolge l’invito di segnalare proposte, suggerimenti e contributi per una reale e concreta “positive university”. Le migliori idee che emergeranno dalla giornata del 21 marzo saranno trasmesse alla CRUI per l’elaborazione di un documento di sintesi condiviso da tutti gli Atenei. Tale documento, che verrà inviato al Governo, rappresenterà la voce coesa della comunità accademica nazionale, un punto di partenza per costruire una nuova primavera della ricerca e dell’alta formazione italiana.

Saluti istituzionali e introduzione
Prof. Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Intervento tra gli altri: Prof.ssa Silvia Licoccia, Delegato alla Ricerca, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Prof. Amedeo Balbi, Dipartimento di Fisica Prof. Roberto Testi, ERC, Dipartimento di Biomedicina e prevenzione, Prof. Lucio Cerrito, ERC, Dipartimento di Fisica, Dott. Francesco Grisolia, SIR, Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di Storia dell’arte.

18/03 LEZIONE SHAPING CAREERS. PERCORSI DI FORMAZIONE DELLE CARRIERE

VENERDÌ 18 MARZO ore 11:00

Macroarea di Economia, Aula Magna , via Columbia, 2 – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

LEZIONE

SHAPING CAREERS.
PERCORSI DI FORMAZIONE DELLE CARRIERE

20130514-113143-8794_Facolta_di_Economia

Venerdì 18 marzo, presso la Macroarea di Economia, nell’ambito del corso di laurea in Global Governance, si terrà l‘incontro con Marina Valensise, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura dal 2012, che terrà una lezione dedicata alla formazione delle carriere e racconterà la sua esperienza negli ultimi quattro anni alla guida dell’Istituto Italiano di Cultura e il suo percorso di formazione.

18/03 ZEROINDIFFERENZA: VALORIZZARE LE DI FFERENZE PER ABBATTERE L’INDIFFERENZA

VENERDÌ 18 MARZO ore 09:30

Auditorium Ennio Morricone – Macroarea di Lettere e Filosofia – Via Columbia 1, 00133 Roma

MANIFESTAZIONE

ZEROINDIFFERENZA: VALORIZZARE LE DI FFERENZE PER ABBATTERE L’INDIFFERENZA

image-1519

Venerdì 18 marzo, presso l’ Auditorium “Ennio Morricone”, Macroarea di Lettere e Filosofia, si terrà l’incontro “Zeroindifferenza: valorizzare le di fferenze per abbattere l’indi fferenza” promosso dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in collaborazione con Vivere da Sportivi – A Scuola di Fair Play. La manifestazione intende sensibilizzare gli studenti universitari sull’importanza dello sport, dell’arte e della cultura quali strumenti fondamentali di inclusione sociale, della valorizzazione delle di fferenze e di interazione con le persone con disabilità. Nell’ambito della manifestazione si terrà la Tavola rotonda “Zeroindifferenza – L’importanza dello sport, dell’arte e della cultura quali strumenti fondamentali per la diffusione di valori etici”, alla quale interverranno esponenti del mondo della Cultura e dello Sport tra cui Khalid Chaouki, Laura Coccia, Luca Pancalli, Diana Bianchedi, Fiona May, Annalisa Minetti Dario D’Ambrosi, ela premiazione del concorso “Valori in corto”, con la proiezione dei cortometraggi finalisti realizzati dagli studenti dell’Università di Roma “Tor Vergata” sulle tematiche dell’integrazione sociale, della valorizzazione delle di erenze e dell’interazione con le persone con disabilità.

17-18/03 STATI GENERALI DELL’INTELLIGENCE ECONOMICA

GIOVEDÌ 17 E VENERDÌ 18 MARZO ore 09:00

Aula Convegni – Edificio Didattica, Macroarea Ingegneria, via del Politecnico, 1
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

INTELLIGENCE ECONOMICA I EDIZIONE

Interpreti, idee, fabbisogni e prospettive per la sicurezza economica e il rilancio competitivo del Sistema Paese – CALL FOR PAPERS

IMMAGINE_0071

Il 17 e il 18 Marzo l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” organizza, presso l’Aula Convegni della Macroarea d’Ingegneria, la prima edizione degli “Stati Generali dell’Intelligence Economica”.
Quello di intelligence Economica è un concetto strettamente correlato allo sviluppo e alla tutela della ricchezza di una nazione, espressione tanto delle risorse naturali di cui questa dispone, quanto dei suoi investimenti, dei suoi equilibri economici e finanziari, dell’attività di ricerca e innovazione, della proprietà intellettuale, scientifica, artistica ed industriale;
Il Convegno, strutturato su due giornate, si propone da un lato di creare un’ occasione di incontro per gli interpreti del sistema di intelligence economica italiano, dall’altro vuole essere elemento di stimolo per accademici, professionisti o semplici appassionati per la elaborazione di paper tematici su argomenti di rilevanza nazionale.
Intervengono tra gli altri: Prof. Michele Bagella, Prof. Luciano Bozzo, Prof. Massimo Giannini, Prof. Massimo Papa, Prof. Amedeo Argentiero.

Info: info@intelligence-economica.uniroma2.it – 06 7259/ 2211 – 5448