DREAMER: il futuro della rete è condiviso e open source

DREAMER: il futuro della rete è condiviso e open source

A cura della Redazione*

 

L’Open Networking Summit 2015 svoltosi a Santa Clara in California ha dimostrato grazie a un test intercontinentale come cambierà la rete di reti nel Future Internet, l’Internet del futuro: sarà grazie a DREAMER (Distributed REsilient sdn Architecture MEeting carrier grade Requirements), software OpenFlow/SDN e carrier grade (funzionante ed estremamente affidabile) sviluppato per essere sostituito ai sistemi IP/MPLS (Multi Protocol Label Switching).

DREAMER è stato sviluppato dal Consorzio GARR, la Rete Italiana dell’Università e della Ricerca, insieme al centro di ricerca italiano CREATE-NET  e da CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni) – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, coordinato da Stefano Salsano, professore associato in Ingegneria elettronica.

Il sofware è basato su SDN (Software Defined Networking), un  modello di gestione di rete open source, condiviso tra le reti di nazioni diverse nel mondo. SDN semplificherà i nodi di rete dividendo nel router hardware e software (che gestiscono rispettivamente instradamento e controllo), in modo da ottenere una gestione di rete dinamica e open source.

Il software, open source, potrà essere integrato nei sistemi NREN (National Research and Education Network) e permetterà in modo più semplice di introdurre servizi senza dover attendere che i fornitori dei sistemi attuali ne aggiornino le funzionalità. “Maggiore libertà” e “innovazione a costi più bassi”, nelle parole del professor Salsano.

 

*con la collaborazione di Daniel Mancuso

“Testa il test”, simulazioni e corsi per i test d’ammissione

“Testa il test”, simulazioni e corsi per i test d’ammissione

A cura della redazione

L’Università di Roma “Tor Vergata” ha organizzato per il giorno 21 luglio 2015 una simulazione gratuita in presenza del test d’ingresso ai corsi di laurea a ciclo unico in “Medicina e Chirurgia”, “Odontoiatria e Protesi Dentaria”, in “Ingegneria Edile-Architettura” e ai corsi di laurea triennale delle “Professioni Sanitarie”. Da quest’anno, inoltre, “Tor Vergata” offre alle aspiranti matricole anche la possibilità di partecipare ai Corsi di preparazione organizzati dall’Ateneo dal 23 luglio al 5 agosto, per affrontare al meglio i test di ammissione per i corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria, Professioni Sanitarie e Ingegneria Edile-Architettura. La simulazione al test in presenza è gratuita, mentre per i Corsi di preparazione al test, che si svolgeranno in presenza e modalità e-learning, la quota di partecipazione è di 60 Euro.

Le iscrizioni alla simulazione dei test e ai corsi preparatori saranno possibili a partire dal 22 giugno e fino al 17 luglio, seguendo la procedura on line disponibile all’indirizzo  http://www.testailtest.it

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  •  Testa il Test 2015: simulazione in aula del test basato sui test di ammissione predisposti dal Miur.

La simulazione gratuita e in presenza del test per l’accesso ai corsi laurea in “Medicina e Chirurgia”, “Odontoiatria e Protesi Dentaria”, “Ingegneria Edile-Architettura”, “Professioni Sanitarie” si svolgerà il giorno 21 luglio, in condizioni quanto più possibili aderenti alle modalità stabilite dal Miur.  Potranno partecipare alla simulazione massimo 620 studenti, (500 per Medicina e Chirurgia”, “Odontoiatria” e “Professioni Sanitarie”, 120 per “Ingegneria Edile-Architettura”), i primi che si iscriveranno a partire da lunedì 22 giugno tramite la procedura online disponibile all’indirizzo http://www.testailtest.it. I docenti dell’Ateneo forniranno agli studenti, prima del test, indicazioni per gestire il tempo in condizioni di stress e controllare l’ansia da esame e, in particolare, consiglieranno i candidati su come affrontare al meglio le domande di Logica, vero scoglio nei test degli anni passati. Ogni studente avrà la possibilità di autovalutare la propria preparazione, ricevendo  via e-mail il testo originario delle domande con le risposte corrette, la scansione del foglio con le risposte della propria prova, il punteggio ottenuto e il posizionamento rispetto agli altri candidati.

 

TESTA IL TEST 2015 Corsi di Laurea: “Medicina e Chirurgia”, “Odontoiatria e Protesi Dentaria”, “Professioni Sanitarie” “Ingegneria Edile-Architettura” Sanitarie” “Ingegneria Edile-Architettura”Quando: 21 luglio. Iscrizioni a partire dal 22/06Dove:  Facoltà di Medicina e Chirurgia, ore 13.30, via Montpellier, 1 – Università Roma “Tor Vergata”Macroarea di Ingegneria ore 15.00, via del Politecnico, 1 – Università Roma “Tor Vergata”Posti: 500 per “Medicina e Chirurgia”, “Odontoiatria e Protesi Dentaria”, “Professioni Sanitarie”

          120 per “Ingegneria Edile-Architettura”

Modalità: In presenza

Costo: gratuito

 

 

 


  • Corsi di preparazione ai test ministeriali 2015.

L’Ateneo organizza dei corsi preparatori in previsione dei test ministeriali di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia/Odontoiatria e ai corsi di laurea triennale delle Professioni Sanitarie, Ingegneria Edile-Architettura, che si terranno nel mese di settembre.

I corsi avranno la durata di 4 ore al giorno e si svolgeranno per 2 settimane, dal 23 luglio al 5 agosto presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

 

PREPARA IL TEST 2015Corsi di Laurea: “Medicina e Chirurgia”, “Odontoiatria e Protesi Dentaria”, “Professioni Sanitarie” “Ingegneria Edile-Architettura”Quando: 23 luglio – 5 agosto. Iscrizioni a partire dal 22/06Dove:  Facoltà di Medicina e Chirurgia, via Montpellier, 1 – Università Roma “Tor Vergata”, Macroarea di Ingegneria, via del Politecnico, 1 – Università Roma “Tor Vergata”Posti: 1.100 per “Medicina e Chirurgia”, “Odontoiatria e Protesi Dentaria”, “Professioni Sanitarie”

           120 per “Ingegneria Edile-Architettura”

Modalità: In presenza/e-learning

Costo: 60 Euro

 

 

 

 

«Con questa iniziativa l’Ateneo di “Tor Vergata” vuole offrire un servizio alle aspiranti matricole dando loro la possibilità non solo di affrontare nel migliore dei modi una prova decisiva per il proprio avvenire ma anche di prepararsi per tempo ai test ufficiali del Miur seguendo i corsi specifici organizzati dall’Università che li aiuteranno a colmare le loro  lacune. La simulazione dal vivo, gratuita, è particolarmente importante per i candidati che potranno mettersi alla prova, non solo dal punto di vista della preparazione ma anche dal punto di vista psicologico», dichiara Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università Roma “Tor Vergata”.

 

INFO:

www.testailtest.it

www.uniroma2.it

testailtest@uniroma2.it

 

GreenitApp, l’applicazione per la “sostenibilità” degli studenti

GreenitApp, l’applicazione per la “sostenibilità” degli studenti

 

GreenItApp, the app that measures the energy habits of students – Read the interview in English

di Pamela Pergolini

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Gianluca Mauro

GreenItApp è nata sul tavolo della mensa dell’Università di Gent (Belgio). Sono arrivato a Gent comestudente Erasmus ed ero alla ricerca di un corso per completare il mio piano di studi. Un pomeriggio trovai sul sito dell’università un corso chiamato “dare to start”, “osa a iniziare” la traduzione letterale dall’inglese, offerto dall’università di Gent e svolto in partnership con l’incubatore fiammingo iMinds grazie alla piattaforma Launchpad Central. Ho visto che la lezione si stava svolgendo proprio in quel momento e decisi di prendere la bici ed andare a parlare col professore. Il corso richiedeva di formare dei gruppi che durante il semestre avrebbero lavorato al processo di validazione di una loro propria business idea, basandosi sul metodo “lean startup”. Il professore mi suggerì di entrare nel gruppo di uno studenteo rumeno, Andrei Constantin Neag, che aveva appena iniziato a lavorare a un’ idea di un ragazzo belga. Il giorno prima della presentazione dei progetti, la settimana successiva, il ragazzo belga decide di lasciare il corso, per cui ci ritrovammo a mensa io e Andrei, senza alcun idea su cui lavorare. Gli proposi allora il mio progetto  di monitorare le abitudini energetiche delle persone, e Andrei, ingegnere delle telecomunicazioni, intravide la fattibilità tecnologica.

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Andrei Constantin Neag

I primi feedback furono negativi, finché casualmente non parlammo con il proprietario della casa dello studente in cui vive Andrei, un piccolo studentato di 17 stanze, il quale si appassionò immediatamente all’idea. Capimmo subito che avevamo identificato una buona opportunità di mercato, così andammo a bussare alle porte dei più grandi studentati del Belgio ottenendo sempre reazioni molto positive, confermando che GreenItApp aveva imboccato la strada giusta!

Negli ultimi anni si sente sempre più parlare di “imprenditoria studentesca”. Erasmus ha attivato un programma specifico “Erasmus for young entrepreuners” per avviare uno scambio e una collaborazione tra giovani imprenditori. Ma come si diventa studenti imprenditori?

A mio avviso la conditio sine qua non per diventare uno studente imprenditore è avere fiducia nelle proprie idee. Prima di fare questa esperienza avevo lo stesso problema che vedo in numerosi miei colleghi: la sensazione che il successo sia dovuto ad un caso fortuito che capita solo a Mark Zuckerberg ma non proprio a “noi”. La realtà è che dietro il successo di un’idea esistono metodologie concrete, sistematiche e ripetibili. Se si ha fiducia nella propria idea, tutto quel che serve è tanto studio, tanta motivazione e tanto lavoro. La fortuna gioca quindi un ruolo secondario rispetto alla vera e propria esecuzione della business idea. Avere fiducia nelle proprie idee porta a mettere in campo le proprie risorse al 100% per applicare tali metodologie e trasformare la propria idea in un prodotto.

Nell’era della società della conoscenza fondamentale è il ruolo delle università, che oltre a dare una formazione agli studenti dovrebbe metterli in grado di avere quella fiducia necessaria a sostenere e perseguire le proprie idee, e dar loro la consapevolezza delle capacità acquisite, oltre a fornire gli strumenti per trasformare idee in prodotti. Bisogna uscire dalla mentalità che gli studenti siano dei semplici “libri parlanti”, assimilatori di nozioni e poco più, e che oltre a risolvere equazioni, possiamo anche risolvere problemi, se messi nelle condizioni di farlo. Gli studenti italiani sono spesso i più preparati dal punto di vista della formazione  ma nelle Università italiane è ancora poco diffusa la consapevolezza di dover fornire a tutti gli studenti l’opportunità di diventare uno studente imprenditore e cimentarsi nella realizzazione di un’idea  con il supporto dell’ateneo nel quale ha studiato.

 
Tra quanto sarà sul mercato GreenItApp? E come funziona?

GreenItApp sarà presente all’inizio del prossimo anno accademico negli studentati del Belgio, Olanda, e Lussemburgo. Durante l’anno, una volta perfezionate le funzioni in questi Paesi che saranno il nostro mercato pilota, ci rivolgeremo al Nord Europa e successivamente studieremo le modifiche per adattarlo alle esigenze dei paesi più caldi come l’Italia.  Lo scopo di GreenItApp è di coinvolgere gli studenti nel risparmio energetico, sensibilizzandoli e insegnando loro abitudini più efficienti e rispettose dell’ambiente. Siamo partiti dal riscaldamento e abbiamo sviluppato dei sensori grazie al quale possiamo monitorare le abitudini degli studenti in questo ambito  in maniera non invasiva, senza modificare nulla. Quando rileviamo un comportamento che implica uno spreco, inviamo una notifica sullo smartphone dello studente indicando un’azione correttiva con la quale può risparmiare energia. Se lo studente segue il suggerimento, guadagna dei punti proporzionali all’energia risparmiata. Questi punti saranno poi convertibili in premi come birra gratis, biglietti del cinema, sconti per fare la spesa, un po’ come con le carte fedeltà del supermercato.

L’idea alla base è che per salvaguardare l’ambiente occorre partire dal migliorare i comportamenti di una persona più che dagli impianti o la struttura di un edificio. E in questo modo gli studentati possono abbattere ulteriormente le loro spese, in quanto è un servizio che si aggiunge agli investimenti già fatti sull’edificio. Per fare un esempio, se uno studentato si dota di finestre a doppio vetro molto performanti e con alto potere isolante, ma lo studente le tiene aperte con il riscaldamento acceso perché magari vuole fumare in stanza, qual è la loro utilità? Nulla! Al momento abbiamo lanciato una campagna sul nostro sito www.greenitapp.com dove gli studenti possono supportarci semplicemente inserendo il proprio indirizzo email per essere aggiornati sugli sviluppi. Per essere fedeli alla nostra filosofia di ricompensare chi fa qualcosa di positivo per l’ambiente, offriamo anche 100€ di voucher RyanAir a uno studente fortunato che si iscriverà al sito. Potete seguire Greenitapp anche su twitter @greenit_app e facebook.

 

 

SeCS Cathedra, il nuovo servizio di consulenza sessuologica

SeCS Cathedra, il nuovo servizio di consulenza sessuologica

di Pamela Pergolini e Leonardo Vacca

Recenti ricerche hanno dimostrato che circa la metà della popolazione italiana sessualmente attiva è in qualche modo insoddisfatta della propria vita sessuale. Non solo. Evidenze scientifiche e cliniche dimostrano che la sessualità è tra i più importanti indici di salute psichica, fisica e relazionale. La comunità universitaria corre il medesimo rischio e tutti (giovani e meno giovani) possono avere disfunzioni sessuali e problemi relazionali che possono incidere negativamente sullo studio o sul lavoro.

Il servizio si propone di guidare chi ha necessità, ottenendo anche il giusto aiuto specialistico nell’ambito delle strutture sanitarie collegate all’Università, come il Policlinico Tor Vergata e le strutture assistenziali del territorio (psichiatria, ginecologia, urologia, malattie infettive, neurologia, ecc.). SeCS Cathedra, inoltre, accoglie le richieste di consulenza di coloro che presentano dubbi riguardo al comportamento sessuale, difficoltà affettivo-relazionali, disturbi dell’identità di genere e problematiche legate all’ orientamento sessuale o alla diversa cultura e/o etnia d’appartenenza.

«Si tratta di uno dei pochi sportelli universitari in Italia dedicato ai problemi sessuali e relazionali e il primo e unico rivolto a un’intera comunità accademica. Professori compresi! Il servizio di consulenza sessuologica gratuita per gli studenti e il personale dell’Università di “Tor Vergata” nasce «per accogliere le difficili richieste d’aiuto per problemi sessuali, contestualizzando il comportamento sessuale all’interno di un percorso di crescita aperto a tutti gli appartenenti alla comunità accademica», ha dichiarato il rettore Giuseppe Novelli.

Il responsabile del servizio, Emmanuele A. Jannini, professore di Endocrinologia e Sessuologia Medica a “Tor Vergata” sottolinea che «è la stessa Organizzazione Mondiale per la Sanità a ricordarci che non si è sani se non si è anche sessualmente sani. Il buon sesso fa stare bene, ma stare bene fa bene al sesso. Per conseguenza, – ha concluso – una sofferenza di ordine sessuale può riflettersi su tutte le attività, compresa quella della crescita intellettuale».

Il servizio è attivo tutti i mercoledì dalle 15 alle 18, solo su appuntamento, presso il “Campus X” di “Tor Vergata” (via di Passolombardo 341). L’appuntamento può essere richiesto inviando una e-mail all’indirizzo secscathedra@uniroma2.it oppure chiamando il numero 06 72596613 il martedì e il mercoledì dalle 11 alle 13.

Si allega la locandina

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Novelli: “la genetica protagonista della più grande rivoluzione in campo medico”

Novelli: “la genetica protagonista della più grande rivoluzione in campo medico”

di  Sandro Lomonaco*

* ha collaborato Leonardo Vacca

Il 13 maggio, presso l’Aula Moscati della Macroarea di Lettere e Filosofia, nell’ambito del ciclo di seminari InterDisciplinas “Medicina Antica e Nuova”, organizzati dal Centro studi di Antichità Matematica Filosofia ” Forme del Sapere nel Mondo Antico” in collaborazione con la Scuola Superiore di Studi in Filosofia, il prof. Giuseppe Novelli, genetista e Rettore dell’Università Roma “Tor Vergata”, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo «Genetica e Natura dell’uomo».

Dopo il saluto della coordinatrice della Scuola Superiore di Studi in Filosofia, prof.ssa Gianna Gigliotti, ha introdotto i lavori il prof. Lorenzo Perilli, coordinatore del Centro di Studi Forme del Sapere nel Mondo Antico, che ha fornito spunti di riflessione interessanti partendo da una ricostruzione storica della medicina e della metodologia medica. Concludendo la sua introduzione Perilli ha affermato che la «genetica può essere utile per chiarirsi ulteriormente le idee sulla medicina, purché non si crei, attorno a questa, una nuova ideologia». Il rischio, secondo il filosofo, è che la medicina, che tanto ha contribuito a superare le superstizioni del mondo antico, possa oggi essere ideologizzata e possa, proprio attraverso il suo enorme sviluppo e potenziale, dar vita a nuove forme ideologiche dannose per l’uomo.

Subito dopo l’intervento del prof. Perilli, è stata la volta del prof. Novelli. Il rettore è intervenuto nelle vesti di ricercatore e genetista, e citando il prof. Dallapiccola ha affermato che «negli ultimi quindici anni c’è stato uno tsunami nella medicina: la genetica, responsabile di aver “azzerato” duemila anni di idee e concezioni». E se «creare una vita è impossibile perché è una cosa troppo complicata» Novelli sostiene che attraverso la genetica «la vita, forse, possiamo capirla».

Parlando delle sue ricerche, Novelli si è così soffermato sulla complessità, e al tempo stesso sulla ricchezza delle informazioni contenute nel  nostro DNA. Rispetto al passato, infatti, non solo si è arrivati ad una lettura del codice del DNA sempre più rapida, ma si sono ridotti i costi per analizzare la molecola.

Novelli ha  puntato molto l’attenzione sull’evoluzione della genetica e della medicina stessa: è grazie agli sviluppi della scienza che possiamo conoscere una grande quantità di informazioni sul DNA, tanto da poter affermare che «non esiste un DNA alterato e uno normale così come non esiste un DNA perfetto».

novelli500Il genetista ha affrontato quindi l’argomento della «medicina di precisione», che permette, ogni anno, di scovare tutte le grandi mutazioni che colpiscono il DNA umano e tutte le conseguenze di queste mutazioni. Oggi, la medicina è nel pieno della sua «terza rivoluzione», che ha permesso alla scienza di scoprire come il DNA umano in realtà provenga da una serie di specie diverse: insetti, animali, batteri e che solo una piccola parte, inferiore al 2%, proviene dall’uomo di Neanderthal.

Il professore ha poi fornito degli esempi sull’evoluzione della medicina grazie alla genetica e ai risultati della ricerca di “Tor Vergata”: solo negli ultimi anni, grazie alla genetica, si è potuta ricostruire la vita anche personale e fino ad allora sconosciuta di un uomo partendo da un frammento di DNA, come nel caso di cronaca legato all’omicidio di Yara Gambirasio e del presunto killer Bossetti; si è potuto intervenire sull’efficacia di un farmaco e sull’ipersensibilità provocata dalla somministrazione dei farmaci stessi.

Novelli si è  soffermato su alcuni recenti casi di cronaca legati alla medicina e alla genetica, come quello dell’attrice Angelina Jolie. È qui che Novelli ha affermato che «la medicina di precisione porterà ai non pazienti». Il professore ha infatti affermato che ogni malattia ha una base biologica, nel DNA c’è traccia di informazioni su ogni tipo di malattia. Ed è per questo che nei casi come quello della Jolie, o di persone nella medesima situazione, la genetica può essere utile, proprio perché il rischio clinico è reale ed elevato.

È grazie alla ricerca, ha continuato il rettore, che sono state fatte sensazionali scoperte sulla psoriasi (e anche in questo ambito “Tor Vergata” ha fornito il suo eccellente contributo) o sulle dermatiti in generale, proprio perché non si può prescindere dall’analisi dei differenti genomi affiancata da un’analisi delle differenti popolazioni e dei differenti ambienti in cui vivono. «Noi siamo degli OGM – ha affermato il prof. Novelli – e la ricerca ha dimostrato che in noi vivono batteri quantificati in un kilo e mezzo di peso, ognuno con il proprio DNA, ognuno imprescindibile per comprendere appieno la vita stessa dell’uomo».

Il professore si è poi avviato alla conclusione del suo intervento, affrontando il delicato problema della genetica e dell’etica: ha fornito un esempio in cui la scienza parte da una verità, ovvero che una coppia su sei non può avere figli. La genetica risponde con delle soluzioni che, negli ultimi anni, hanno portato allo sviluppo di tecniche di laboratorio legate alla nascita dei figli in provetta. Tanti i problemi di natura etica che questo ha comportato, come genitori che vogliono a priori determinare le caratteristiche del nascituro. Ma è qui che la genetica interviene: «bisogna far capire che non esiste un bambino perfetto così come non esiste un DNA perfetto». Tornando all’esempio della «medicina di precisione», Novelli ha parlato della grave malattia della fibrosi cistica e del farmaco, il Kalydeco, l’unico attualmente in commercio che tenta di controllare la malattia stessa: la cura completa ha un costo che si aggira intorno agli 800mila euro ma non tutti i malati rispondono al farmaco. La genetica è in grado di analizzare il DNA del feto e scoprire non solo se una volta nato il bambino sarà affetto dalla malattia e il tipo di fibrosi cistica che contrarrà, ma anche se sarà in grado di rispondere al farmaco.  Ma così facendo, ha aggiunto il genetista, si oscilla tra l’accettazione dell’esito delle analisi e l’eventualità di una interruzione della gravidanza decise dai genitori.

Novelli, infine, ha citato l’esempio degli agricoltori etiopi affetti da podoconiosi: la genetica ha scoperto che alcuni pazienti erano predisposti ad ammalarsi di questa malattia che colpiva i piedi di un agricoltore su venti. Ma si è anche scoperto che la malattia veniva contratta quando il piede nudo dell’agricoltore geneticamente predisposto entrava in contatto con i terreni argillosi: la genetica, sostiene Novelli, è intervenuta per curare gli agricoltori etiopi, ma la prevenzione, in questo caso specifico, sarebbe bastata facendo indossare sandali o stivali a protezione del piede, consentendo di risparmiare soldi e risparmiare l’intervento degli scienziati.

Il rettore ha risposto ad alcune domande dei presenti, affermando inoltre che «un test genetico deve essere valido e soprattutto deve avere una sua utilità» e che la genetica deve sempre confrontarsi con il rischio di esagerazioni sull’applicazione e sulla metodologia medica. Ma è indubbio che grazie all’evoluzione della scienza genetica oggi si può intervenire preventivamente andando a modificare poche lettere del codice genetico per evitare al nascituro possibili malformazioni. Non si può avere paura di perdere il controllo, perché ogni scoperta porta sempre con sé una cospicua dose di innovazione e una buona dose di rischi «è come se invento la ruota, poi invento la macchina e poi ho paura di investire qualcuno» ha chiosato Novelli. In questi casi, per il professore, non esiste problema etico, se la genetica aiuta a curare preventivamente malattie dei nascituri o aiuta a ridurre i rischi di contrarre malattie serie nell’età adulta, come il caso della Jolie dimostra.

 

 

Vera Komissarževskaja, un museo virtuaLe sull’attrice russa

Vera Komissarževskaja, un museo virtuaLe sull’attrice russa

PRESENTAZIONE DEL MUSEO VITUALE “Vera Komissarzevskaja”- GUARDA IL VIDEO

di Pamela Pergolini

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Donatella Gavrilovich, Storia del Teatro e dello Spettacolo, Universita di Roma Tor Vergata

Che cosa succede se in ambito teatrale la catalogazione di tipo scientifico incontra il graphic – design in 2D? Nasce un museo virtuale e la collaborazione tra due universita, quella tra l’Ateneo Roma “Tor Vergata” e l’Universita Statale ITMO di San Pietroburgo. E fin qui tutto abbastanza normale per chi fa ricerca e si occupa di didattica. La peculiarita è che questo museo è dedicato a Vera Komissarzevskaja (1864 –1910), popolarissima attrice russa, quasi sconosciuta in Italia, e che questo lavoro si inserisce nel campo della catalogazione dello spettacolo, settore piuttosto nuovo in Italia e alla ricerca di linee di condotta comuni.

Artem Smolin, Head of Engineering and Computer Graphics Chair, ITMO University

Il progetto di collaborazione tra l’Ateneo italiano e quello russo nasce dall’incontro tra Nikolaj Borisov, Preside della Facolta di Master Aziendale,Direttore del Centro per il Design e Multimedia ITMO dell’Universita Statale di San Pietroburgo e Donatella Gavrilovich, ricercatore in Storia del Teatro e dello Spettacolo presso il Dipartimento di Scienze storiche, filosofico-sociali, dei Beni culturali e del Territorio, dell’ Università di Roma “Tor Vergata”, nell’ambito del 2nd International ECLAP Conference, nell’aprile 2013.

In tale occasione la Gavrilovich, expert per il progetto europeo ECLAP, European Collected Library of Artistic Performance, ha presentato il contributo How to Catalogue the Cultural Heritage “Spectacle” [Springer, Berlin 2013] suscitando l’interesse del collega russo, impegnato proprio in quel momento a soprintendere il team universitario che stava ricostruendo in 3D la storica messinscena Maskarad di Lermontov, allestita dal regista V. Mejerchol’d nel 1917 al Teatro Aleksandrinskij di San Pietroburgo. Nacque subito la proposta di avviare un progetto di collaborazione sulle nuove tecnologie dell’informazione applicate al bene culturale “spettacolo”.

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Il bando Doppie Cattedre

Nell’aprile del 2014, in seguito all’accordo tra i due Atenei che prevedeva non solo un’interazione scientifica ma anche didattica con possibilità di scambio tra docenti e studenti, Donatella Gavrilovich e Artem Smolin, Engineering and Computer Graphics (ITMO University) hanno presentato il progetto per la realizzazione del museo virtuale, dedicato all’attrice russa e la catalogazione della prima rappresentazione de Il gabbiano di A. Cechov, avvenuta il 17 ottobre 1896l, nella quale Vera Komissarzevskaja fu la prima celebre interprete di Nina. Il progetto congiunto è stato, in parte, finanziato dall’ Universita di Roma “Tor Vergata” in seguito alla selezione nell’ambito della bando Doppie Cattedre  a.a. 2014-2015.

 La popolarità della Komissarzevskaja non è dovuta soltanto alla sua attività di attrice e all’aver sperimentato nuove forme di teatro ma anche al suo impegno nel sociale, al suo essersi schierata apertamente contro la censura zarista e nell’aver dato il suo supporto alle vittime dei pogrom contro gli ebrei e della fallita rivoluzione del 1905. L’attrice morì di vaiolo, a 45 anni, e durante il viaggio di rientro della salma a San Pietroburgo da Taskent, capitale dell’Uzbekistan, un viaggio che durò 9 giorni e durante il quale le stazioni ferroviarie furono stracolme di gente che voleva dare il suo ultimo saluto alla Giovanna d’Arco della scena russa.

IMG_2138Un Convegno e una Mostra

Il progetto, in occasione del 150° anniversario della nascita dell’attrice russa Vera Fedorovna Komissarzevskaja, ha dato vita al convegno internazionale “Vera Komissarzevskja incontra Eleonora Duse – La Giovanna d’Arco della scena russa e la Divina del teatro italiano” e ad una mostra, inaugurata il 4 marzo, nella Biblioteca della Manica Lunga presso la Fondazione Giorgio Cini, realizzati in collaborazione con il  Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e l’Universita degli Studi “Ca Foscari” di Venezia. La mostra propone materiale fotografico e documentario sulle due attrici e sarà possibile visitarla fino al prossimo 15 maggio.

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Maria Ida Biggi, direttrice del Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini e il prof. Rino Caputo, Delegato del Rettore alla Cultura, Universita di Roma Tor Vergata

 Il Convegno, che si è tenuto il 4 e il 5 marzo presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia, e la mostra sono stati ideati e organizzati da Donatella Gavrilovich e da Maria Ida Biggi, docente di Storia della Scenografia e Iconografia Teatrale dell’Universita “Ca’ Foscari” di Venezia e direttrice del Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini. A entrambe gli eventi hanno collaborato la Fondazione Giorgio Cini, l’Università Roma “Tor Vergata”, l’Università Statale ITMO di San Pietroburgo, il CSAR (Centro Studi sulle arti della Russia) dell’ Università Ca’ Foscari, il Museo Statale di Teatro e Musica di San Pietroburgo, il Museo Statale Teatrale Centrale “A. A. Bachrusin” di Mosca e la Casa Editrice Universitalia.

Per l’Università Roma “Tor Vergata”, oltre a Donatella Gavrilovich con il suo intervento dal titolo “La Luce di Vera Komissarzevskaja e Vasilij Kandiskij. Il suo riflesso nell’arte teatrale e coreutica sovietica”, hanno preso parte al convegno Cesare G. De Michelis, con l’intervento  “La Komissarzevskaja e l’età d’argento” e Mario Caramitti, con  “Gli occhi della Komissarzevskaja: recitazione, magia, mito” e il prof. Rino Caputo, delegato del Rettore alla Cultura.

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Vera Komissarzevskaja in Desdemona e altri ruoli
Fonte: Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini

 Il convegno e la mostra hanno messo in luce diversi punti in contatto fra la Duse e la Komissarzevskaja, che ebbero l’occasione d’incontrarsi, come testimonia l’attrice russa in una lettera, anche se non ebbero modo di parlarsi. Entrambe alle prese con un repertorio molto simile (D’Annunzio, Dumas figlio, Goldoni, Ibsen, Maeterlinck, Shakespeare, Sudermann), cercarono nuove forme espressive anche attraverso una conquistata autonomia lavorativa: la Duse divenne capocomico della Compagnia drammatica della citta di Roma da lei creata nel 1886, e la Komissarzevskaja fu impresaria e direttrice artistica del Teatro Drammatico, fondato da lei a San Pietroburgo nel 1904. Il progetto del Museo virtuale vedra il suo completamente tra circa un anno e nel futuro si arricchirà della collaborazione con l’Università di Nancy, che ha manifestato il desiderio di entrare a far parte del progetto. Tra gli elementi piu innovativi la realizzazione di un social group che metta in evidenza le relazioni sociali tra i protagonisti della scena teatrale dell’epoca e le loro testimonianze, e una mappa interattiva che ripercorrera i luoghi e i teatri in cui la Komissarzevskaja ha recitato durante le sue numerosissime tournée.

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Eleonora Duse, tournee in Russia
Fonte: Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini

Donatella Gavrilovich, studiosa ed esperta di teatro russo nei primi anni del ‘900, è ricercatore in Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Universita di Roma Tor Vergata. Nell’ambito del corso di laurea magistrale, da lei tenuto, in “Nuove Tecnologie digitali per lo studio e la catalogazione dello Spettacolo”, ha creato un laboratorio, in cui sta realizzando in collaborazione con gli studenti e con il prof. Fabio Massimo Zanzotto, Ingegneria dell’Informazione di Tor Vergata, il modello innovativo di database online per la catalogazione dello spettacolo, di cui e ideatrice e che e stato registrato presso la SIAE come idea creativa.

ECLAP, European Collected Library of Artistic Performance, è un progetto europeo di ricerca teorica e applicata destinata allo sviluppo di Europeana, la biblioteca digitale dell’Unione Europea. In particolare Eclap e dedicato alle arti performative e alle loro necessita di gestire i problemi informatici (fra cui la multimedialità), biblioteconomici (anzitutto la metadatazione) e giuridici (in prima istanza il copyright) che attualmente possono ostacolare l’accesso libero ai prodotti artistici tramite Europeana.

Link al progetto ECLAP


 

 

Forum Università – Lavoro, talenti da scovare per innovare e uscire dalla crisi

Forum Università – Lavoro, talenti da scovare per innovare e uscire dalla crisi

 di Pamela Pergolini *

Si è svolta martedì 14 aprile la XXIII edizione del Forum Università-Lavoro organizzato dall’A.L.I.T.U.R. – Associazione dei Laureati in Ingegneria di Tor Vergata Università di Roma – con la presenza di 32 aziende e con l’arrivo di più di 3.000 visitatori da ogni parte d’Italia.
Soddisfazione da parte degli organizzatori, laureandi e laureati in Ingegneria di Tor Vergata, anche per la presenza del Rettore Giuseppe Novelli al consueto appuntamento annuale che mette in contatto le aziende con gli studenti.CCi9EvGW0AAJJcK.jpg large

Il Rettore in occasione del Forum ha dato l’avvio alla  campagna del 5×1000 all’Università di Tor Vergata, quest’anno dedicata a “Giovani, Lavoro, Ricerca” con l’obiettivo di “far muovere il futuro” non solo degli studenti e dell’Università di Tor Vergata ma “di tutti noi”, scopo condiviso da A.L.I.T.U.R. e dal Forum Università-Lavoro. «Iniziative come queste – ha dichiarato Novelli – permettono di unire le imprese, il territorio, le diverse realtà produttive con l’Università, sede di formazione dei talenti che – ha aggiunto il Rettore – le imprese devono scovare perché il Paese ha bisogno dei talenti che ci fanno fare innovazione e uscire dalla crisi».

Anche quest’anno il Forum ha permesso a tutti gli studenti interessati di lasciare il proprio curriculum, di partecipare a conferenze e poter sostenere dei colloqui “dal vivo” con le aziende presenti.foto 4
In questo modo le aziende hanno potuto farsi conoscere e al tempo stesso hanno potuto stabilire contatti con gli studenti, soddisfatti e al tempo stesso speranzosi che il proprio percorso di studi e i risultati raggiunti possano costituire un punto di partenza per una stimolante esperienza lavorativa.

A.L.I.T.U.R. quest’anno ha istituito dei premi ad estrazione per gli studenti che partecipavano e condividevano sui social l’evento. L’Associazione dei Laureati in Ingegneria di Tor Vergata Università di Roma, inoltre, durante l’anno organizza  seminari e letture, con incontri tra professionisti, docenti e studenti; corsi di formazione per studenti che hanno l’interesse e il desiderio di rafforzare il proprio bagaglio di conoscenze e competenze; un servizio Placement che offre agli studenti, ai laureandi e ai laureati, la possibilità di essere individuati dalle aziende; il progetto  VelAlitur, in collaborazione con Velamareclub, allo scopo di far vivere lo spirito del lavoro in team attraverso l’esperienza  unica di un’escursione in barca a vela.

*con la collaborazione di Leonardo Vacca

 


Guarda il video dell’evento su Torvergata.TV

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Scovare l’eccellenza: i progetti di ricerca vincitori del bando da 500mila euro

Scovare l’eccellenza: i progetti di ricerca vincitori del bando da 500mila euro

di Pamela Pergolini 

Il processo di valutazione dei progetti presentati per “Uncovering Excellence”, giunto a conclusione, ha selezionato 24 progetti, sui 98 presentati nei diversi settori di ricerca (37 nell’area Life Sciences (LS), 31 in Physics and Engineering (PE), 30 nell’area Social Sciences and Humanities (SH), a cui sono andati, in totale, 500.000 euro (200.000 € per LS, 180.000 € per PE e 120.000 € per SH). I settori di ricerca sono stati definiti sulla base dei settori individuati già dall’ ERC (European Research Council).

Per la prima volta l’assegnazione dei finanziamenti per la ricerca scientifica di Ateneo è avvenuta tramite un rinnovato processo di revisione e valutazione esterna dei progetti da parte di un comitato di esperti selezionati dall’ANVUR in modo da garantire imparzialità e obiettività.

I progetti vincitori, caratterizzati da un contenuto fortemente innovativo e accomunati da “rilevante interesse locale, nazionale o internazionale”, sono così divisi: 9 nel settore Life Sciences; 8 nel settore Physics and Engineering e 7 nel settore Social Sciences and Humanities.

La novità del bando è che i progetti dovevano essere proposti da almeno tre ricercatori e che il responsabile amministrativo è sempre un ricercatore, che avrà il compito di gestire il budget.

Tra i progetti che hanno ottenuto il massimo della valutazione segnaliamo: per il settore Life Sciences, il progetto ProFi (Alessandra Filabozzi, Velia Minicozzi, Marco Sette“The good and the bad of protein fibrillation” e il progetto LPHC ( Katia Aquilano, Sabrina Di Bartolomeo, Stefano Rizza) “Low-protein, high-carbohydrate (LPHC) diet ad strategy toprevent metabolic diseases”; per il settore Physics and Engineering invece i progetti LIBETOV (Roberto Frezzotti, Maria Giulia De Divitiis, Nazzario Tantalo) “Leading Isospin Breaking effects from Lattice QCD+QED: pushing numerical computations to the physical pion point”, NDDrugCell (Silvia Orlanducci, Ivano Condò, Fabio De Matteis) “Nanodiamond: a bright shuttle for molecules in the cell space”, RBF4ARTIST (Marco Evangelos Biancolini, Luciano Cantone, Pierpaolo Valentini, Francesco Vivio) “Interactive sculpting with force feed back for engineering purposes” e DEXTEROUS (Ugo Locatelli, Francesca Pelosi, Giuseppe Pucacco, Hendrik Gerard Speelers) “Dynamics of EXTrasolarplanEtaRy systems with and withOUtjetS: new theoretical and computational challenges”; nel settore  Social Sciences and Humanities ad ottenere il punteggio più alto è stato il progetto Thermae18 (responsabile Giulia Rocco, Marcella Pisani, Alessandro Travaglini) “Thermal Heritage: an Excavation near Rome with a Multimedial Approach and global data Evaluation”.

(Ha collaborato Leonardo Vacca)

L’elenco completo dei progetti vincitori del bando “UncoveringExcellence”

Tor Vergata terza migliore Università dove studiare Lettere e Filosofia

Tor Vergata terza migliore Università dove studiare Lettere e Filosofia

L’Università Tor Vergata si è aggiudicata il terzo posto tra i dieci migliori atenei in cui studiare Lettere, Filosofia, Storia, Dams e Beni Culturali.

La classifica, redatta dal Censis sui corsi di laurea triennali del settore letterario-umanistico, considera due parametri essenziali: “progressione  della carriera degli studenti” e “rapporti internazionali”.

Per quest’ultimo ambito, l’Ateneo risulta essere il migliore, totalizzando il massimo dei punti.